Che tempi cari amici miei,questo ciclomotore in quei tempi era veramente il top,che lo aveva poteva ritenersi fortunato,e noi in questo articolo vogliamo fargli omaggio peché lo merita veramente e non potrebbe essere diversamente,e penare che non serviva la patente e bastava avere 14 anni per saltare in sella a questo due ruote che ci permetteva di raggiungere la strabiliante velocità di 40 km orari,il modello era molto semplice, un telaio che quasi ricorda una bicicletta, ruote sottili e gli indimenticabili pedali,credo che Avete capito di cosa stiamo parlando,si tratta del mitico Ciao Piaggio, il motorino che conquistò prima il mercato italiano e poi quello mondiale.il ciclomotore che ha reso la Piaggio famosa in tutto il mondo è uscito sul mercato l’11 ottobre 1967, con un prezzo che oggi ci lascia ovviamente a bocca aperta: parliamo infatti di 55.000 lire, ovvero circa Euro 28.50!Inizialmente, per via della sua linea molto semplice, agile e leggera.
Il Ciao Piaggio era destinato a un pubblico femminile, ma la storia ci insegna che l’interesse del mercato è stato molto più ampio: l’agile due ruote convinse molto presto entrambi i sessi.
Le cifre, infatti, parlano chiaro: nel 2007, al termine di 40 gloriosi anni di carriera, 3 milioni e mezzo di modelli di Ciao Piaggio erano stati venduti.Considerato il prezzo, è facile intuire che uno degli obiettivi del Ciao era quello di diventare il motorino ideale per chi voleva risparmiare.Il motore era un modesto 49cc, e tutto il resto era sfacciatamente spartano: freni, sella e portapacchi ricordavano quelli di una bicicletta, e non c’era traccia di sospensioni anteriori e posteriori.Vi ricordate poi di quando bisognava riempirle la sua piccola tanica?
Il Ciao Piaggio funzionava a miscela con 2/3% di olio, al diavolo la moderna benzina a 100 ottani!Tra i suoi maggiori rivali noi ricordiamo Boxer, Sì, Bravo e Solex, che si rivolgevano però a un pubblico dai gusti più “sofisticati” rispetto a quelli degli stoici guidatori di Ciao.Nonostante stia ormai diventando un pezzo di altri tempi, i raduni e le manifestazioni degli amanti del Ciao, organizzati tutti gli anni lungo lo Stivale, non fanno che confermare come questo motorino riesca ancora a sopravvivere nei cuori degli appassionati.Voi ne guidavate uno, o ne avete ancora uno? Quanto vi mancano quelle estati all’italiana in sella al Ciao, in cui tutto ciò che contava era il ronzio del suo poderoso motore, il vento nei capelli e l’odore dell’asfalto,che dire...fortunate le persone che lo hanno avuto e che ancora oggi lo mantengono in buona forma,perché un semplice e carino motorino come questo non lo rifaranno mai più.